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(5) daniele ven, 27 settembre 2013 18:40:24 +0000 |
La mia non è una recensione, ma una testimonianza. Ho 45 anni e sono uno studente universitario lavoratore o, meglio, un lavoratore-studente! Anni fa, molti anni fa, mi arenai su un esame che continuavo a preparare, senza mai sentirmi pronto per sostenerlo. Mollai tutto, pensando di non essere tagliato per lo studio universitario, nonostante una brillante carriera scolastica alle superiori. Pochi esami dati, in troppi anni. Interiormente so benissimo che dovrei invece concludere il mio percorso. Tutto e tutti, intorno a me, mi dicono di riprendere gli studi. Io non me la sento. In libreria, dove vado per altro, inciampo in questo libro, dal titolo curioso. Lo acquisto, lo sfoglio. E' scritto in modo scorrevole, con un taglio pratico, piacevole. Mi piace quello che dice e come lo dice. Nel capitolo dedicato agli errori che si commettono, mi riconosco quasi in tutti. Mi sento meno solo. Ci sono altre persone che sbagliano metodo di studio, che si impongono una sfilza di "devo", che si sentono in colpa, che temono di "far brutta figura" e che alla fine evitano, "tanto c' è la prossima sessione". Capire dove sbaglio mi apre gli occhi. Scrivo all' autore,per congratularmi. E per fissare un incontro. Ci vediamo. Voglio fare presto perché dopo due settimane scarse, ho l' appello del tanto temuto esame. Che voglio sostenere. Parliamo molto, ma non troppo. Mi dà delle prescrizioni da seguire, le stesse che ho letto sul libro. Due settimane dopo, do l' esame. Non ho paura, sono tranquillo, benché lavorando non sia riuscito a prepararmi "come si deve". Già il fatto di essere in aula, mi rende onore. L' esame va bene, prendo 28. Ma non è del voto che sono contento, quanto del fatto che, grazie all' aiuto del Dott. Bartoletti, sento di aver sbloccato un meccanismo, che aveva finito con il bloccare anche me. Come dice Fernando Pessoa, portiamo addosso le ferite di tutte quelle battaglie che abbiamo evitato. E sono le ferite che fanno più male, aggiungo io. Concludo con un pensiero che spero possa essere di incoraggiamento per chi legge: anche se un problema perdura da molto tempo, la sua soluzione può esser sorprendentemente rapida. La mia testimonianza, ne è la prova. Saluti a tutti. E grazie.
(4) Amazon.it mer, 31 luglio 2013 10:20:04 +0000 |
Un saggio davvero interessante, con ottimi spunti sia per chi vuole leggerlo semplicemente per accrescere le proprie conoscenze, sia per chi vuole un approccio pratico ai propri problemi relativi allo studio. Consigliato.
Amazon.it
(3) La Stampa mar, 25 giugno 2013 16:23:00 +0000 |
«Ormai è tardi», direbbe Vasco Rossi, in realtà, anche se non servirà più per gli scritti, Lo studente strategico di Alessandro Bartoletti (Ponte alle Grazie), può arrivare in soccorso per gli orali o per il futuro universitario.
La Stampa
(2) Io Donna, Corriere della Sera mar, 25 giugno 2013 11:32:04 +0000 |
A tutti quegli studenti che si impallano davanti a un libro di testo, e restano imbambolati per ore . Ma anche a quelli che, arrivati davanti a una commissione esaminatrice, perdono il ben dell’intelletto, e non ricordano più nulla. A loro, e a tanti altri (soprattutto liceali e universitari), consiglierei la lettura di Lo studente strategico dello psicologo Alessandro Bartoletti, docente del Centro di Terapia Strategia di Arezzo (pubblicato da Ponte alle Grazie, nella collana diretta da Giorgio Nardone). A differenza di altri libri sul tema, questa volta non si focalizza il contenuto ma il processo, ”che cosa c’è alla base di un blocco psicologico”, spiega l’autore. Quindi non importa che cosa si deve studiare ma perché non ci si riesce.
Io Donna
Leggi la recensione su Io Donna: Come studiare: la strategia vincente
(1) Corriere della Sera ven, 21 giugno 2013 14:22:06 +0000 |
Lo studente finalmente diventato «strategico» troverà ogni volta la strategia giusta a evitare la paura, l’ossessione, l’abulia, il disinteresse, la noia. Se non la trovasse, si imponga di sedersi 15, 30, 45 minuti davanti al libro di Bartoletti, che ha anche il pregio di essere scritto strategicamente bene.
Corriere della Sera
Leggi la recensione sul Corriere: I pigri, gli ansiosi, i distratti. Ecco come farli studiare